Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraïm
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LA RUOTA DEL CARRO


Tuscus Marone: "Come muovere la ruota del carro senza che essa possa percorrere strade prive di senso"?

Leo Viridis Invictus:
"Non trovi caro amico che la ruota gira se ha gli ingranaggi giusti? O meglio dire: un mulo sarà sempre un animale da soma, ma un puledro dovrà essere ammansito per rendere la giusta capacità di lavoro quando diverrà adulto".
Osserva, ascolta e medita....


 

Tanto parve che il sol venisse
mèco, nel trovar la vanga al suo
fratello e scoprir  la terra come
bieco fa la gazza in cerca del gioiello.
Ruba l’oro per far de lo mondo il padrone
delle sue ricche sementi, ma da schiavo
poi si ritrova  a tribolar  l’infausti  doli e li lamenti.
Torce e macina  tutti li pensieri e pigia
pigia fino a che lo grano è macero e di polvere  s’imprima,
e con le mani bianche di calcina muove ed
arma dalla sera alla mattina.
Move  lo cor di fremiti e tormenti fino
a chiedersi ancor se è la ruota o l’asino
a dar sostentamenti.
Ma lo tempo è lui il sol intenditore
e mette a dura prova se non vè pratica ed onore.
L’onore di quest’arte che tutto crea ma anche divide,
sotto lo vaso che d’albedo bagna d’argento le vestige.
Quelle vestige spoglie che al cor da lo piacere,
ma quando mal si porge delude al sol vedere.
Il temerario uomo che prova la sua veste
è quello che conosce l’arte e come cresce.
Cresce come lo pane, quello lievitato, ne prendi
lo pezzetto ma senza lo “foco” giusto non vedi lo perfetto.

Leo Viridis Invictus

 

 

 


Soparietto Alchemico
 

 

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